Il territorio di Aidone
Aidone chiamata “il balcone di Sicilia” per la sua invidiabile posizione centrale ed elevata a 850 metri sul livello del mare, domina una vastissima area che spazia dall’Etna fino al Mar Ionio e alle vette dei Nebrodi ed offre la possibilità di ammirare un panorama a 360 gradi sulla piana di Catania.
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Il territorio si estende per 20.000 ettari ed è molto vario, infatti si alternano boschi rigogliosi, colline verdissime, valli dorate, pianure fertili e corsi d’acqua che donano al paesaggio colori e odori unici.
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Gli uliveti caratterizzano il territorio fin dall’antichità. Com’è noto infatti gli antichi greci colonizzando il territorio siciliano importarono l’uso dell’olio d’oliva. Narra la leggenda che fu la dea Atena a far dono del prezioso arbusto agli ateniesi in occasione della fondazione della città. Da allora il succo dorato della pianta fu usato in vari modi. Ad esempio gli atleti usavano ungersi il corpo di olio prima dei combattimenti e piccole lucerne votive illuminavano i templi greci.
A 3 Km da Aidone si trova l’antica città greco-romana di Morgantina, uno dei più interessanti siti archeologici siciliani.
Presso il museo di Aidone ha recentemente trovato collocazione la Dea di Morgantina, statua trafugata dall’omonimo sito archeologico, restituita dagli Stati Uniti all’Italia nel 2011 dopo lunghissime trattative che è ora possibile ammirare in tutto il suo splendore.
CENNI STORICI
Il nome Aidone risale probabilmente ad Aidoneus appellativo del dio Ade-Plutone, che dopo aver rapito la dea Kore per farne la sua sposa presso il lago di Pergusa, sarebbe passato attraverso il monte Aidone per giungere a Siracusa e ridiscendere nel regno degli inferi.
Il culto delle divinità Demetra, dea del grano e dell’ agricoltura, e della figlia Kore si diffuse in seguito al tramandarsi di questa leggenda in tutta la Sicilia nord orientale. Come dimostrano numerosi reperti rinvenuti nel sito archeologico di Morgantina custoditi dal Museo Archeolgico di Aidone dove si possono ammirare tra gli altri oggetti votivi vari, la collezione di Argenti risalente al III sec. a.c. e la statua della dea di Morgantina, probabilmente Demetra, V sec. a.c.
